Informazioni sugli atti
Interrogazione | Interpellanza | Mozione | O.d.G.

Interrogazione     ^

Ogni Consigliere può presentare interrogazioni che consistono in una domanda rivolta al Sindaco per avere informazioni o spiegazioni su di un oggetto determinato o per sapere se e quali provvedimenti siano stati adottati o si intendano adottare in relazione all’oggetto medesimo. Le interrogazioni sono redatte in forma scritta e trasmesse all’Ufficio del Consiglio Comunale che provvede ad inviarle immediatamente al Sindaco. Ogni Consigliere può sottoscrivere interrogazioni presentate da altri, ma come interrogante è considerato – ad ogni effetto – il primo firmatario; questi, tuttavia, ove non si trovi presente per la trattazione o vi rinunci, può essere sostituito da un altro dei firmatari. All’interrogazione viene data risposta scritta dal Sindaco o dall’Assessore competente per materia entro trenta (30) giorni dalla presentazione. Copia della risposta è trasmessa al Presidente del Consiglio, il quale, su richiesta dell’interrogante, fa pervenire ai Consiglieri Comunali copia della stessa. In caso di mancata risposta, il Presidente del Consiglio inserisce all’ordine del giorno l’interrogazione per la trattazione nella prima seduta consiliare immediatamente successiva, dando facoltà al Consigliere di illustrare il contenuto dell’interrogazione per non più di tre (3) minuti. Anche la relativa risposta non deve superare i tre (3) minuti. L’interrogante può dichiararsi o meno soddisfatto della risposta mantenendosi comunque nel tempo massimo di un (1) minuto. .

Interpellanza     ^

L’interpellanza consiste nella domanda rivolta al Sindaco o al Presidente del Consiglio Comunale, per la quale viene richiesta una sintetica risposta orale in Consiglio, circa i motivi della condotta dell’Amministrazione su un determinato argomento o della conduzione del Consiglio Comunale su un determinato argomento. Il Sindaco può delegare un Assessore per la risposta. L’interpellanza viene presentata per iscritto al Presidente del Consiglio Comunale che provvede all’inserimento nell’ordine del giorno secondo l’ordine di presentazione e ne dà immediata comunicazione al Sindaco. Le interpellanze vengono discusse nei limiti di tempo della prima ora della seduta del Consiglio. L'illustrazione della questione deve essere contenuta entro tre (3) minuti, così come la risposta da parte del Sindaco o di un Assessore da lui delegato o, quando la questione abbia per oggetto il funzionamento e i lavori del Consiglio, da parte del Presidente. Alla risposta può replicare solo il Consigliere che ha posto la questione, per dichiarare se sia soddisfatto o meno, contenendo la sua dichiarazione entro un (1) minuto. Le interpellanze e le interrogazioni relative allo stesso argomento o ad argomenti simili o collegati possono essere svolte congiuntamente.


 
 

Mozione     ^

La mozione consiste in una concreta proposta scritta di risoluzione, sottoposta alla decisione del Consiglio Comunale, nell’ambito delle competenze per lo stesso stabilite dalla legge e dallo Statuto, riferita all’esercizio delle funzioni di indirizzo e controllo politico-amministrativo, alla promozione di iniziative e di interventi da parte del Consiglio o del Sindaco nell'ambito dell’attività del Comune e degli Enti ed Organismi allo stesso appartenenti od ai quali esso partecipa. La mozione può anche consistere in un giudizio sull’azione dell’Amministrazione. Le mozioni sono presentate per iscritto e devono contenere l’esatta delimitazione dell’argomento e le linee essenziali delle proposte. La mozione viene iscritta nel programma dei lavori secondo la data di presentazione e viene discussa entro la quarta seduta successiva. Le mozioni, qualora concernano argomenti uguali, analoghi o connessi, possono essere trattate contemporaneamente. Indipendentemente dal numero dei firmatari, la mozione è illustrata solo dal primo firmatario o da uno degli altri firmatari e per un tempo non superiore ai cinque (5) minuti. Nella discussione possono intervenire, per un tempo comunque non superiore ai tre (3) minuti, un Consigliere per ogni Gruppo, il Sindaco o un Assessore delegato. Il Consigliere che ha illustrato la mozione ha diritto di replica per un tempo non superiore ai tre (3) minuti. Per ogni mozione possono essere presentati emendamenti che sono illustrati dal presentatore per una durata non superiore a tre (3) minuti. Dopo la votazione degli eventuali emendamenti presentati, la mozione è messa in votazione nel suo complesso sempre che, anche da parte di un solo Consigliere, non sia stata comunque avanzata richiesta di votazione per parti distinte e separate. In quest’ultimo caso, dopo le singole votazioni, la mozione viene votata nel suo complesso e approvata solo se ottiene la maggioranza assoluta dei presenti. Quando la mozione approvata dal Consiglio comunale preveda il raggiungimento di determinati obiettivi da parte degli Organi di governo del Comune, il Presidente del Consiglio Comunale provvede a trasmetterla al Sindaco affinchè ne curi l’attuazione. Le mozioni approvate dal Consiglio Comunale sono altresì trasmesse dal Presidente del Consiglio Comunale agli Enti dipendenti dal Comune o a cui il Comune partecipa, qualora esse trattino di questi. Qualora una mozione stabilisca dei termini entro i quali deve essere riferito al Consiglio e ciò non avvenga in tempo utile, il Presidente del Consiglio Comunale è tenuto a iscrivere all’ordine del giorno, entro i trenta (30) giorni successivi, una comunicazione in merito del Sindaco.


 
 

Ordine del giorno     ^

Gli ordini del giorno consistono nella formulazione scritta di un giudizio o di una valutazione relativi a fatti o questioni di interesse locale o nazionale, inerenti a problemi politici, economici e sociali di carattere generale o attinenti a provvedimenti iscritti all’ordine del giorno. Il Consigliere proponente dà lettura dell’ordine del giorno e lo illustra ai presenti nel tempo limite di cinque (5) minuti. Ogni Consigliere può intervenire, una sola volta, al fine di precisare la propria posizione, nel tempo limite di tre (3) minuti. A conclusione del dibattito si procede alla votazione conclusiva. Il Presidente del Consiglio può dichiarare improponibili ordini del giorno che siano in contrasto con la normativa vigente o con deliberazioni già adottate dal Consiglio nella stessa seduta. Nel caso siano presentati più ordini del giorno sullo stesso argomento, il Presidente ne fissa l’ordine di votazione secondo la presentazione. L’approvazione di un ordine del giorno implica la decadenza degli altri il cui contenuto sia dal primo superato o con esso in contrasto. La decisione in merito spetta al Presidente. Gli ordini del giorno devono essere discussi entro il quarto Consiglio successivo alla data di presentazione.